La Mora Romagnola è un suino che abitava la Romagna in numeri consistenti nella prima metà del 900, per poi disperdersi a poco a poco, lasciando spazio a razze più adatte all’allevamento intensivo e industriale. Nel 1988, quando si credeva ormai estinta, un allevatore di Faenza riuscì a ritrovare gli ultimi esemplari puri e a dare vita ad un allevamento che divenne la base per un lento ma appassionante ripopolamento.
“Le enormi difficoltà di allevamento legate alla consanguineità e alla genetica degli individui, hanno reso per noi la Mora Romagnola un valore in cui credere ed un patrimonio da salvaguardare”
I salumi di Mora Romagnola si diversificano da tutti gli altri per la particolare genetica di questo suino: il grasso presente in quantità elevate con una composizione chimica ricca di acidi grassi polinsaturi che gli permette di “sciogliersi in bocca” e il magro, caratterizzato da una buona marezzatura di colore rosso scuro, ricco di sapori forti e decisi.
“I prodotti della Mora da subito si rivelarono eccellenti e diversi da tutti gli altri, il problema era la carenza di animali, decidemmo cosi di iniziare ad allevare la Mora, una vera e propria sfida…”
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